L'attacco di panico nella personalità "Ignatia"
Non è certo l’attacco di panico classico quello che incarna la tipologia Ignatia. È tuttavia una sfaccettatura sintomatologica che sta diventando anno dopo anno sempre più frequente. È un
quadro di depressione reattiva a difficoltà esistenziali che assume degli aspetti paradossali e contraddittori che sono inconfondibili. Solo di Ignatia. È la paziente schoccata (dopo cattiva
notizia, lutto, separazione etc.) che ha “perso la bussola della vita” e non sa più se ridere o piangere. Anzi alterna spesso, senza trovare una spiegazione plausibile, riso al pianto. È presente
angoscia che impedisce di parlare, emotività esagerata, rimuginamenti di pensieri tristi, sospiri involontari con pianto facile, umore capriccioso e mutevole; forte nelle situazioni difficili crolla
nelle piccole cose quotidia- ne, cardiopalmo, dolori al cuore che possono essere indicati con un solo dito di una mano, “groppo in gola (bolo isterico)”, crampo gastrico, tosse secca “sine materia”.
Ignatia, con tutte queste sfaccettature sintomatologiche, rappresenta la ve- ra forma di isteria somatizzata. Siamo lontani dalla sempre meno frequente isteria classica, scoppiettante di grida,
svenimenti e simulazioni (Moscus, Crocus Sativus, Tarentula). Ignatia nell’attacco di panico ha tremolii alle gambe, eccitamento nervoso, tendenza a perdere i sensi, ipersensibilità al dolore
fisico. In questi soggetti anche un lieve dispiacere, un minimo disturbo può provocare singulti, laringismo stridulo tremori alle mani che ostacolano la scrittura. In questi casi la diagnosi
differenziale va fatta soprattutto con Gelsemium e Moscus.
La tipologia può essere risolutiva anche in coliche “paradossali” non certamente precedute da un rabbioso attacco d’ira (Colocinthys, Staphysagria, Bryonia, Causticum). Ignatia è molto utile in
questi stati di attacchi di panico proprio perchè la tipologia rappresenta (come l’attacco stesso) uno stato. Il cronico naturale di Ignatia è infatti Natrum Muriaticum. Negli attacchi di panico,
quando l’eccitamento è maggiore è spesso presente una cefalea con sensazione di avere un chiodo fisso nel cranio, accompagnata da “disturbi visivi a zig- zag” (scotomi), annebbiamento della vista,
lacrimazione. Ecco che allora, se avete occasione di vedere Ignatia in questo stato, scoprirete quanto veramente soffra, quanto è sconvolto e sfigurato è quel suo viso impallidito. Basterà non
con- solarla nè contraddirla, ma assecondarla, capirla e soprattutto amarla e distrarla se vogliamo veramente guarirla. La sua è una ferita morale, per sanarla occorre pazienza e amore.